Crisi: sempre più italiani si rivolgono al mago.Troverò un lavoro?

Sfera di cristalloAumenta il numero delle persone che fanno ricorso al paranormale per chiedere informazioni su soldi e occupazione.
Libero Pennucci -Quando neppure col telescopio dell’ottimismo riusciamo a vedere un raggio di sole oltre la coltre di nubi, che cosa ci rimane da fare? A giudicare dai dati del Cicap, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, gli italiani hanno le idee ben chiare: andare dal mago.

Altro che ufficio di collocamento, qui ci vuole la sfera di cristallo. Aumenta sempre più il numero di chi si infila dietro la tenda di un mago o si fa leggere la mano. Ma se una volta ci si andava per togliere il malocchio o consultare gli astri per qualche questione sentimentale. Ora la questione è cambiata. C’è la crisi, il lavoro non si trova e il portafogli è sempre più magro. Di conseguenza cambiano anche le richieste che gli italiani avanzano ai tarocchi. “Troverò un lavoro?”. E’ questa la domanda che gli intimi del paranormale si sentono rivolgere sempre più spesso. Nella sfera di cristallo, più che un principe azzurro, si vuol vedere un più prosaico cud. Il lavoro è l’incubo per sè, ma anche per la moglie (o il marito) e per i figli.

Dopo il lavoro, nella hit parade del paranormale, arrivano subito i soldi. Poi, finalmente, arrivano gli evergreen dell’occulto: amore e salute. Crisi o non crisi il problema è sempre uno: spesso, dietro questi indagatori del futuro, rischia di nascondersi un truffatore pronto a sciacallare sulle debolezze e le paure altrui. Le pagine delle cronache nazionali ci hanno raccontanto centinaia, probabilmente migliaia, di casi. “Non è facile stimare il numero dei professionisti dell’occulto, in particolare, in questo caso, dei cartomanti o maghi – spiega Massimo Polidoro, segretario nazionale del Cicap – . C’è tanta improvvisazione: chiunque può truffare presentandosi come cartomante o mago. Non ci sono registri in proposito. Ci sono momenti in cui, complici le incertezze sul futuro a livello mondiale, l’interesse per i cartomanti in particolare, aumenta notevolmente e di conseguenza, anche il numero di persone che svolgono questa attività”.

Ma il “professionismo” dell’occulto è un settore vecchio quanto l’uomo e le sue ataviche paure. E, al di là dei noti casi di cronaca, non ci sono solo truffatori in circolazione. Fra i cartomanti ci sono anche persone che pensano di avere facoltà paranormali e sono in buona fede – aggiunge Polidoro – persone che pensano di fare del bene e non chiedono soldi. Ma nella stragrande maggioranza dei casi, il nostro consiglio è quello di stare alla larga da questa gente: non è possibile infatti, guarire, trovare un posto di lavoro o l’anima gemella basandosi sulle congiunzioni astrali”. Come Cicap, “ci occupiamo di informazione – ha sottolineato il segretario nazionale –  a volte facciamo verifiche o controlli. Ma il fulcro del nostro lavoro è la prevenzione e per questo, interveniamo nelle scuole, teniamo conferenze e incontri e pubblichiamo sul nostro sito tutto il materiale di cui disponiamo con l’obiettivo di informare le persone anche sui rischi che spesso si corrono”. Frugare nel futuro, in fin dei conti, è solo un modo per anestetizzare il presente, un balsamo di speranza nel domani con cui ammansire le paure dell’oggi.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/sempre-pi-italiani-mago-riuscir-trovare-lavoro-946031.html

Insegnante diventa di ruolo a 62 ann

Bisogna dire grazie anche alla Riforma Fornero per quasta strana notizia della scuola italiana.

Tra le mostruosità giuridiche che ha creato questa riforma dell”istruzione a livello lavorativo questa é solo l’ultima in ordine di tempo.

Si tratta di una professoressa che dopo 33 anni di onorato servizio doveva andare in pensione nel 2011, ma…..

Ma c’é stata la riforma Fornero, della quale ricordiamo la stessa Fornero si é detta entusiasta solo pochi giorni fa .

La professoressa in questione ha sempre lavorato, ma una cattedra gli é assegnata solo per  l’anno scolastico 2013-14.

Da quest’anno ha un contratto a tempo indeterminato:

Alla 62enne professoressa é arrivata la strana notizia che ‘finalmente’ diventerà una lavoratrice a tempo indeterminato.

Lei stessa interpellata da Il Tirreno, ha giudicato una beffa e sente di prendere un posto di lavoro che spetterebbe ad una persona di più giovane età.

La professoressa in questione, ormai nonna, andrà in pensione nel 2017.

PS: la foto in alto a destra é di repertorio, e non é la professoressa di cui sopra

economiaitalia.my

Milano, operai tornano dalle ferie e scoprono di aver perso il lavoro

l caso della Hydronic Lift a Pero dopo due vicende analoghe a Modena e Forlì. La Fiom-Cgil: “Uno sport in voga fra gli imprenditori in questa estate del 2013”. L’azienda: “E’ solo una riorganizzazione interna”

Nuova puntata di quello che secondo la Fiom-Cgil si sta trasformando in un vero e proprio “sport in voga fra gli imprenditori in questa estate del 2013”. Si tratta della improvvisa chiusura della Hydronic Lift a Pero (Milano), che produce componenti idraulici per ascensori, che segue le già note vicende della Firem di Modena e della Dometic di Forlì. Secondo la Fiom-Cgil si tratta dell’ennesimo caso in cui “la chiusura per ferie si trasforma in chiusura definitiva, senza alcun preavviso e approfittando dell’assenza dei lavoratori”.

“Lo scorso 2 agosto la fabbrica chiude per ferie – si legge in una nota – e i 30 operai a fine giornata si salutano dandosi appuntamento a lunedì 26 agosto per la ripresa del lavoro.”. “Certo – prosegue il comunicato – che non potevano immaginare di ricevere nella settimana di Ferragosto una lettera (inviata venerdì 9 agosto) con cui l’azienda li informava di aver avviato una procedura di cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività. E soprattutto non potevano immaginare di ritrovarsi davanti a un cancello chiuso con catena e lucchetto”.

“Pare – conclude il comunicato – che lo sport in voga tra gli imprenditori in questa estate del 2013 sia trasformare la chiusura per ferie in chiusura definitiva, senza alcun preavviso e approfittando dell’assenza dei lavoratori: quando si dice ‘capitani coraggiosi”. Di fronte a quella che il sindacato definisce come “una vigliaccata”, i dipendenti hanno deciso di attuare un presidio

davanti alla loro azienda chiusa. Un portavoce dell’azienda spiega che “il sito di Pero è chiuso per una riorganizzazione interna aziendale”, mentre “altri siti sono aperti”, senza però volerne specificare l’ubicazione. Dalla pagina Internet risulta che l’azienda dispone anche di uno stabilimento a Mc Kinney in Texas.

http://milano.repubblica.it

Fatima piccola schiava bruciata viva a 14 anni

Accade in Marocco,

la poccola Fatima aveva solo 14 anni, è morta tra atroci sofferenze dopo che è stata punita dai padroni che  le hanno dato fuoco chissà per quale motivo.La bambina giungeva all’ospedale di Agadir in fin di vita, e tutti i tentativi dei dottori sono stati vani.I due carnefici sono persone di cultura, perchè lui è un poliziotto mentre  la moglie è un’insegnate.Il tema dei minori che lavorano in Marocco è all’ordine del giorno, ci sono migliaia di bambini che lavorano come domestici oppure nelle campagne con un salario di 10 dollari  al mese, quanto basta per essere evenduta l’adolescenza e la purezzada parte delle loro famiglie.Questo tema stride fortemente con la campagna di sensibilizzazione mondiale sul tema della dignità dei minori.Povertà e ignoranza riducono milioni di bambini  come bestie, e noi adulti siamo i loro carnefici invece di essere la loro libertà e la loro speranza.

Redazione

Statali: il comportamento infedele provoca il licenziamento

​ Il telefono dell’ufficio non serve per chiamare il figlio che studia all’estero. Con la macchina di servizio non si accompagna la moglie a fare spese. A Natale niente regali di valore, specie dal geometra che ha quella pratica in sospeso. In ufficio bisogna depositare la dichiarazione dei redditi e far sapere subito se si hanno parenti che hanno conflitti di interesse col proprio lavoro. Chi sgarra paga: anche – nei casi più gravi – col licenziamento.

Uno degli ultimi atti del governo di Mario Monti è l’introduzione del Codice di comportamento per i dipendenti pubblici, che elenca in modo dettagliato i doveri di chi lavora nella pubblica amministrazione. Ricordando sempre che nei rapporti col pubblico si deve usare «correttezza, cortesia e disponibilità». Il consiglio dei ministri ha dunque dato via libera ieri al Decreto presidenziale, proposto dal ministro dalla Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi. Slittano invece le misure sull’incompatibilità, anche se «lungamente discusse», spiega il ministro per i rapporti col Parlamento Piero Giarda. Il codice, emanato in attuazione della legge anticorruzione, la 190 del 2012, applica le raccomandazioni dell’Ocse in materia di integrità ed etica pubblica. Le violazioni sono fonte di responsabilità disciplinare.

«Violazioni gravi o reiterate del codice», si legge nella relazione illustrativa, «comportano «l’applicazione della sanzione del licenziamento con preavviso». Il codice in particolare spende più di un passaggio ai doveri specifici dei dirigenti. Il «no» ai regali che rischiano di condizionare l’operato dei dipendenti pubblici è all’articolo 4, dove si dice che il dipendente non chiede né sollecita per sé o per altri, regali o altre utilità. Niente più panettoni o bottiglie di vino? La norma consente di accettare omaggi purché «di modico valore effettuati occasionalmente nell’ambito delle normali relazioni di cortesia e nell’ambito delle consuetudini internazionali» in caso di viaggi o contatti con funzionari stranieri. E per evitare interpretazioni troppo elastiche, il codice fissa in modo esplicito un tetto, «sia pure in via orientativa» di 150 euro.

Da segnalare le norme dell’articolo 6, sugli obblighi di comunicazione a carico del dipendente pubblico: deve comunicare eventuali  rapporti di collaborazione e conflitti di interesse, diretti e indiretti, che lo stesso dipendente, il coniuge o il convivente, i suoi parenti entro il secondo grado abbiano avuto nei tre anni precedenti. In tal caso, anche se il conflitto è solo potenziale, dovrà astenersi dal compiere qualsiasi atto del proprio ufficio. Nel concludere accordi o contratti per conto dell’amministrazione, il funzionario non può servirsi di mediatori, né trattare con aziende con le quali, nei due anni precedenti, abbia concluso contratti a titolo privato. Prima di assumere funzioni dirigenziali, il dipendente deve comunicare la propria situazione patrimoniale, le partecipazioni azionarie e gli interessi finanziari che possono confliggere con gli interessi dell’amministrazione. Ma anche se i familiari avranno attività che li porranno a contatto frequentemente con l’ufficio in cui lavora. Su l’uso di internet, telefono o auto, il codice dice che il dipendente «può utilizzare il materiale o le attrezzature di cui dispone per ragioni di ufficio e i servizi telematici e telefonici dell’ufficio nel rispetto dei vincoli posti dall’amministrazione».

Se ha a disposizione un mezzo di servizio «può utilizzarlo soltanto per lo svolgimento dei compiti d’ufficio e solo a tale titolo può trasportare terzi». Il codice dà indicazioni anche a chi ha rapporto col pubblico: tenere il badge identificativo appuntato sul vestito, operare in spirito di servizio, correttezza, cortesia e disponibilità, indirizzare – se necessario – l’utente al funzionario o all’ufficio competente, fornire tutte le spiegazioni richieste sul proprio comportamento, rispettare il codice cronologico delle pratiche. Senza sorpassi o insabbiamenti, insomma.Fonte

Questa crisi:Sfrattato e senza lavoro Dorme in auto con i figli

Il dramma di un muratore disoccupato da due anni e ridotto a vivere in strada Solo 16 gli alloggi popolari da assegnare, lui è quarantesimo in graduatoria

di Roberto Lodigiani

VOGHERA. La sua casa adesso è l’abitacolo di una Opel, dove trascorre le notti con i due figli di 20 e 22 anni. Questa la drammatica situazione di G.K., muratore 47enne di origini albanesi, e dei familiari. Senza lavoro dal 2010 per la crisi nera dell’edilizia e da pochi giorni anche senza casa, sfrattato dall’abitazione di via Pezzani in cui viveva in affitto, l’uomo è disperato. «Non so più cosa fare – mormora – io sono disoccupato da due anni, ho bussato a tutte le porte ma nemmeno una si è aperta, a mio figlio non hanno rinnovato il contratto trimestrale alla raffineria di Sannazzaro. Così non si può andare avanti».

G.K. è in Italia da dodici anni. A Voghera ha raggiunto la sorella, che si era già ambientata da tempo. Allora il mattone tirava e trovare un’occupazione non è stato un problema. Poi però è arrivata la crisi e il muratore si è ritrovato a spasso, con due figli studenti ancora da mantenere. L’ultima tegola è stato lo sfratto. Neppure il contributo di 600 euro offerto dal Comune al padrone di casa è bastato ad evitarlo. E la speranza di vedersi assegnato un alloggio popolare, resta avvolta nella nebbia di una graduatoria in cui G.K. è quarantesimo, con appena sedici appartamenti disponibili in tempi brevi.

Il suo caso è noto ai Servizi sociali. Oltre all’aiuto per l’affitto, «gli abbiamo assegnato nel 2012 buoni spesa per 1300 euro – spiega il dirigente Domenico Marrapodi – e altri 500 per il primo trimestre di quest’anno, metà in buoni spesa e metà per il pagamento delle bollette». Ma l’ente pubblico non può trovargli un posto di lavoro. E per la casa ci sono delle priorità e delle classifiche da rispettare.

La condizione di disoccupato, del resto, non è una rarità nè una novità nel settore edile. «I problemi anche nel Vogherese sono sotto gli occhi di tutti – spiega Donata Ferrari, Cgil – Le fornaci sono praticamente ferme, le ore di cassa integrazione, sia ordinaria che straordinaria, in continuo aumento. Praticamente, non c’è ditta che non debba fare i conti con la recessione e con quanto ne consegue». Quindi, farsi assumere, anche solo con un contratto a termine, è dura per chiunque. «E lo è ancora di più – aggiunge Ferrari – per gli stranieri, che sono quasi sempre i primi a saltare in caso di taglio all’occupazione».Fonte